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Storia

Le origini, il nome, lo stemma, memorie storiche, agricoltura, economia, pubblicazioni di interesse e altre curiosità sulla storia del Comune.

Centro storico di Castiglion Fibocchi
Centro storico di Castiglion Fibocchi

Castiglion Fibocchi si trova a circa 12 km da Arezzo in direzione Nord-Ovest, nella parte più meridionale del Valdarno superiore.

È situato alle estreme pendici del massiccio del Pratomagno, nel punto in cui degrada verso la piana di Arezzo, lungo l'antica Via Clodia (o Cassia Vetus), la strada principale che collega Arezzo a Loro Ciuffenna.
Del territorio comunale di Castiglion Fibocchi fa parte anche la piccola frazione di Gello Biscardo con il suo borgo antico splendidamente conservato.

Storia

I primi insediamenti probabilmente furono in epoca imperiale; nell'alto-medioevo furono costituite una pieve “Plebs S. Quirini supra Aurum” e sei chiese suffraganee.
Il suo nome era “Castrum Leonis de Filiis Bocchi”, ridotto poi a “Castrum de Filiis Bocchi” in seguito.

Attorno all'anno mille la zona divenne proprietà dei Conti Guidi che la munì di un castello per il controllo della strada che collegava il Valdarno al Casentino. Più tardi venne ceduto a Ottaviano dei Pazzi del Valdarno.

Nel 1384 Arezzo e il suo contado passarono alla Repubblica fiorentina, venendo infeudato in epoca granducale come Marchesato ad Alessandro del Borro. Fu inserito poi nella podesteria Laterina.
All'inizio del XVIII secolo la proprietà di Castiglion Fibocchi passò per eredità ai Duchi di Lorena, i quali abolirono il feudalesimo e elevarono il borgo al rango di comune autonomo, distaccandolo dalla comunità dei “Due Comuni distrettuali di Laterina”.

Nel 1835, con la vittoria della città di Firenze su Arezzo anche Castiglion Fibocchi venne inglobato nel territorio della Repubblica di Firenze.

Nel 1860, al plebiscito organizzato per l'annessione alla Sardegna della Toscana, Castiglion Fibocchi si espresse con schiacciante maggioranza a favore del mantenimento del regno separato (su 293 aventi diritto, 169 votanti, il regno separato ebbe 106 voti contro 46 che andarono all'annessione e 17 nulle). Da qui l'appellativo di "Re di Castiglion Fibocchi" dato a Ferdinando IV di Toscana, succeduto all'ultimo sovrano regnante di Toscana, Leopoldo II di Toscana.

Stemma

Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, un giglio d'oro raffigurato nello stemma occupa l'intero scudo di forma gotica. Il nome del fiore ricorda, per assonanza, quello di una delle località (Gello, appunto) su cui si fondò il comune, mediante il distacco dall'antica entità detta dei "Due Comuni distrettuali di Laterina”. Nessun rapporto, quindi, va stabilito tra questo giglio e quello di Firenze.    

Memorie Storiche

Attilio Zuccagni-Orlandini nel suo Indicatore topografico della Toscana granducale (1856) così scrive:Castiglion Fibocchi,Capoluogo. Antico castello cinto di cadenti mura quadrangolari, con avanzi di alcune torri che lo munivano. E' composto di circa 60 umili case in mezzo alle quali è la Chiesa dichiarata parrocchia nel passato secolo. L'antica Pieve era nel piano sottoposto, in luogo detto Pizzano, tempio or destinato ad uso di sepolcreto”.

Evoluzione

La popolazione dei castiglionesi presenta un indice di vecchiaia di poco superiore ai valori medi e, oltre al centro, abita in poche località: Gello Biscardo, Poggiale, Fondanino, Campo di città. Negli ultimi anni ha avuto una discreta espansione edilizia soprattutto in periferia. Il paesaggio riflette le caratteristiche della zona collinare e dolce si presenta il profilo geometrico.

Agricoltura

Tra le produzioni del territorio, il vino e l'olio rappresentano sicuramente i prodotti di maggior spicco.

Questa terra da cui trae origine il Chianti (Bettino Ricasoli, il creatore della formula di questo vino, fece i suoi esperimenti nella fattoria del Borro con le uve di queste colline) è però anche la terra che ha reso famoso nel mondo il vinsanto se è vero che, sempre nelle cantine del Borro, vi fossero ancora ad inizio secolo alcuni caratelli di vinsanto prodotto con le uve di Castiglion Fibocchi e che portavano la targhetta "Francesco Giuseppe, imperatore d'Austria". Da questa terra partiva quindi il vino da dessert che chiudeva i pasti sulla tavola imperiale.

Oltre ad una tradizionale attività agricola, nel territorio comunale sono nati recentemente alcuni agriturismi. Diverse sono anche le aziende agricole che operano con successo, in continua crescita ed espansione, con produzioni vinicole ed agroalimentari di prestigio, destinate sia al mercato italiano che estero.

Economia

Castiglion Fibocchi ha conosciuto importanti risultati nel settore della lavorazione dei metalli preziosi, e nei mobilifici.

Negli anni Ottanta ha conosciuto la massima occupazione di addetti e di indotto nel settore industriale delle confezioni grazie alla presenza nel territorio di importanti marchi storici.

Pur mantenendo una solida tradizione, l'ambiente si è costantemente aperto al nuovo, con evoluzioni, anche economiche, rapide ed efficienti.  

Collegamenti

La qualità dei collegamenti è buona, anche se la località non è direttamente raggiungibile in treno. Un servizio di autolinee (Sita e Fabbri) copre le distanze che la separano dal capoluogo.Sulla linea ferroviaria Roma-Firenze la stazione a cui fare riferimento dista 10 km (ma ad appena 13 km c'è quella di Arezzo).

Per immettersi nell'Autostrada del Sole A1, il casello più vicino è quello di Arezzo a 22 km ma, in direzione Nord,  ci si  può servire tranquillamente anche del casello Valdarno.

L'aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze Peretola dista 80 km mentre il porto mercantile Livorno 2000 dista 150 km.

Dati

  • Superficie: 25,68 Kmq
  • Altezza s.l.m.: 300 mt
  • Latitudine: 43° 31' 37,27''
  • Longitudine: 11° 45' 47,59''
  • Coordinate: 43°31'44"N - 11°45'49''E
  • Frazioni: Gello Biscardo
  • Popolazione: 2.244 abitanti (ISTAT 2010)
  • Densità: 87,3 ab./km²
  • Prefisso telefonico: 0575
  • C.A.P.: 52029
  • Codice ISTAT: 051011
  • Codice catasto: C318
  • Patrono: San Pietro Apostolo e Martire, che si festeggia il 29 giugno
Ultima modifica: giovedì, 16 febbraio 2023

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